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TESTIMONIANZA

  • vannapalmieri
  • 20 apr 2021
  • Tempo di lettura: 4 min

"La terapia è stata una delle migliori scelte fatte nella mia vita, mi ha regalato uno

dei viaggi più pazzeschi e incredibili che si possano mai fare!!! Il viaggio dentro noi stessi."


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Nel gennaio del 2018 decisi di iscrivermi in palestra con un’amica di vecchia data, era un periodo particolarmente stressante, avevo da poco ricevuto una notizia che mi preoccupava particolarmente, per cui avevo intenzione di trovare un posto in cui poter scaricare un pò di tensione dopo giornate particolarmente stressanti.


Non avrei mai immaginato che una corsa su un tappeto potesse essere l’evento scatenante, non avevo neanche la minima idea che da quel momento, da quello svenimento, la mia vita potesse completamente cambiare.

In alcuni momenti della mia vita, dopo la perdita di mio padre e successivamente di mio fratello, ho pensato spesso che forse alcune scelte, alcuni comportamenti e parte delle relazioni interpersonali fossero conseguenza di mancanze avute nella mia vita.


Mi sono sempre detta “forse un giorno proverò a fare una chiacchiera con uno psicoterapeuta”. Ma il mio “modo” di affrontare queste perdite, mi aveva permesso, fino a quel momento, di non affrontare il mio dolore. Quindi fra sorrisi, vita impegnata, amici ,amore e famiglia trovavo le mie distrazioni per non pensare.


Ho conosciuto l’ansia, gli attacchi di panico, i pianti apparentemente immotivati e la paura che qualcosa non andasse più dentro di me. Quella libreria che avevo ordinato così meticolosamente negli anni, con i libri della mia vita, mi era improvvisamente caduta addosso.


E così persa fra mille libri ho avuto il coraggio di chiedere aiuto…

Ricordo ancora il mio primo giorno, la dottoressa Palmieri e il suo studio accogliente. Ci eravamo sentite al telefono solo qualche giorno prima, e le sue parole mi avevano tranquillizzata, ma nonostante ciò quella sensazione di vuoto e di tristezza non riusciva ad abbandonarmi.


Ero molto scettica, soprattutto dopo la nostra prima chiacchierata allo studio, in quello che poi è diventato il nostro spazio, quello spazio da custodire come un tesoro per tutta una vita.


Nessuna delle due poteva sapere cosa avessi nascosto per così tanti anni in quel lungo pozzo scuro, ma dovevo scegliere: ho dovuto scegliere tra il continuare a galleggiare sulla superficie di quel pozzo tra rapporti sbagliati, ansie, panico, pianto e tristezza, oppure scendere in quel pozzo e ritrovare tutto quello che vi avevo sepolto.


Non c’era costrizione nelle sue parole, credo che la chiave di tutto sia stata quella di sentirmi nella terapia, sempre libera di poter scegliere. Cercavo risposte immediate, la mia paura non faceva altro che alimentare i dubbi e l’incertezza. E se avessi sofferto troppo? E se non fossi mai stata più capace di ritornare in superficie? e se avessi perso molto di più di quello che già avevo perso?


Salutai la dottoressa dicendole che ci avrei pensato, ma appena mi ritrovai in macchina mi dissi che non ci sarei tornata, in fondo poteva essere solo un momento, il mio ingranaggio si era inceppato solo per un attimo! La scelta più sbagliata che io potessi fare era quella di non cambiare idea.


Cercavo in qualsiasi modo di allontanarmi da quelle sensazione, ma più cercavo di ignorarle e più queste si facevano sentire. Fu così che capii che quel meccanismo di archiviazione del dolore era completamente usurato, non funzionava più!


Iniziare un percorso spaventa, non è mai facile, e nessuno ci dirà mai che lo è! Non credo di aver mai conosciuto così tanto dolore, eppure non ho mai neanche una volta avuto ripensamenti! La paura deve camminare su un binario parallelo al nostro coraggio. E per quanto possa sembrare folle, il dolore mi ha aiutata a ritrovare l’amore che avevo e che ho per mio padre, i momenti belli vissuti, le sue carezze, le sue risate e il suo infinito amore per me.


La terapia mi ha aiutata a ritrovare mio padre!!!! Ho ritrovato mio fratello ed ho ancora oggi tutti gli strumenti per poter affrontare le nuove ansie, le nuove paure, quelle legate al fluire della vita.


La terapia è stata una delle migliori scelte fatte nella mia vita, mi ha regalato uno dei viaggi più pazzeschi e incredibili che si possano mai fare!!! Il viaggio dentro noi stessi.

Quando le persone mi chiedono della terapia tendo sempre a raccontare come è stata e poi continuo il racconto mettendo in evidenza cosa è cambiato. Oggi mi sento più forte ma soprattutto più libera di essere me stessa e di poter raccontare la mia storia senza sentirmi in difficoltà.


Con la terapia ho imparato ad ascoltarmi, e anche se a volte ho ancora difficoltà cerco di ricordarmi che l’ansia non è una nemica, ma la mia migliore amica. Provo ad aiutarmi con occhio esterno. Mi prendo il mio tempo, concedo a me stessa i miei stati d’animo senza mai sforzarmi di indossare il sorriso più bello.


Cerco di seguire la mia etica .. provando ad avere rispetto di me stessa e delle mie scelte. Cerco ogni volta di non spostare l’attenzione sugli altri, ma piuttosto chiudo gli occhi e immagino la mia dottoressa chiedermi: cosa pensa Margherita? Cosa vuole Margherita? Cosa sente Margherita?


Ho ritrovato i miei equilibri nei miei rapporti, e questo è valso lo sforzo fatto. Ho imparato ad ascoltare. Provo a far capire alle persone che la terapia non è motivo di vergogna, non c’è più bisogno di nascondere.

E se penso a quanto è stata dura e all’abbraccio, all’ultimo abbraccio con la dottoressa Palmieri .. in cui ci siamo dette tutto, in cui ci siamo scambiate un tesoro inestimabile, con la promessa di ritrovare sempre la porta aperta che dà sul nostro spazio, beh allora lo rifarei altre mille volte.


La terapia mi ha aiutata a rimettere apposto ogni libro di quella disordinata libreria, e ancora oggi grazie a quel tesoro riesco piano piano a rimettere al posto giusto i miei libri … La terapia quindi è quel filo che ci può riportare su da quel pozzo scuro se mai dovessimo avere difficoltà a risalire a galla.


M.D.



 
 
 

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