
La Memoria del Corpo
- vannapalmieri
- 5 feb 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 25 feb 2022
Niente di ciò che viviamo scivola via senza lasciare traccia. Ogni nostra esperienza, ogni incontro, sapore, odore, colore, ogni evento vissuto ci attraversa a livello emozionale e fisico. Emozione e corpo si raccontano costantemente l'un l'altro e confidano nel fatto che noi possiamo ascoltarli e comprenderli.
Tutto ciò che è negato, rifiutato o nascosto si deposita nelle fibre del nostro corpo, creando delle vere proprie memorie. Nel corpo è scritta tutta la nostra storia. Quando lo escludiamo dalla sfera della nostra attenzione, verrà a mancare un'energia fondamentale per il nostro equilibrio che si tradurrà in debolezza e mancanza di stabilità, in tensione e rigidità fino a l'insorgere di un sintomo, che di per sé non ha una connotazione negativa: è il nostro corpo che sta cercando di avvisarci, di dirci qualcosa.
Il corpo è il depositario ed il portavoce di quella preziosa saggezza iscritta in ognuno di noi. Il corpo traduce in forma materiale ogni nostra emozione, vissuto, stato d'animo.
In che modo possiamo riconquistare quella saggezza? In che modo possiamo metterci in ascolto? Ciascuno incontra il mondo e se stesso mediante svariate modalità, ma una delle più immediate è il contatto, il toccare. E il modo in cui tocchiamo determina non solo la risposta che ne può derivare ma anche la qualità di energia che offriamo all'altro e che concediamo a noi stessi. Ognuno di noi desidera il contatto, anche quando crediamo di non volerlo affatto. Possiamo raccontarci che non ne abbiamo bisogno, che ne abbiamo paura, che ne siamo infastiditi, ma questo bisogno è iscritto nei nostri tessuti. D'altronde, il contatto fisico è la prima forma di messaggio che riceviamo alla nascita. È attraverso il tatto che riceviamo le prime cure quando giungiamo al mondo. Durante la psicoterapia, è un tema che ci si ritrova ad affrontare spesso. E, molte volte, emerge un vero e proprio senso di estraneità verso il proprio corpo ed i suoi innumerevoli messaggi.
Nel corpo possiamo ritrovare incarnato tutto ciò che siamo. La parola che si blocca, lo stomaco che si chiude, i muscoli in tensione, i denti serrati, sono solo alcuni dei numerosi messaggi in attesa del nostro ascolto.
Potrebbe essere sorprendente scoprire cosa accade se proviamo a fare una piccola e semplice pratica di ascolto e contatto con quel punto che più ci duole. Potremmo iniziare, una volta al giorno, a dedicarci pochi minuti.
Creiamo una condizione di silenzio e rilassamento che favorisca uno stato di "presenza". Poniamo per pochi minuti entrambe le mani sulla zona e proviamo a "stare" e a rivolgere ad essa un ascolto che non sia giudicante, ma di apertura e comprensione. Brevi istanti potrebbero favorire l'apertura di un canale di connessione e conoscenza estremamente prezioso per la nostra evoluzione. _________________________________ Per informazioni sui percorsi di Psicoterapia con Giovanna Palmieri, Psicologa e Psicoterapeuta, contattare il 3487787850 [Aree d'intervento: Famiglia, Coppia, Individuo, Infanzia, Adolescenza, Gravidanza e Genitorialità.]

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