VIVERE UNA VITA IN CUI POTERSI RICONOSCERE
- vannapalmieri
- 26 apr 2022
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 27 apr 2022
Spesso, ciò in cui ci riconosciamo sono le nostre convinzioni.
Le convinzioni sono credenze, pensieri a cui diamo valore di verità, in cui crediamo fermamente, spesso in modo assoluto.
Le convinzioni ci guidano nella vita, evocando emozioni, che a loro volta determinano le nostre azioni.
Una peculiarità delle convinzioni è che hanno bisogno di confermare costantemente se stesse, la propria verità.
Ci sono convinzioni particolarmente importanti, le cosiddette convinzioni "nucleari".
Tra esse possiamo individuarne due di fondamentale importanza per la nostra serenità:
- LA CONVINZIONE SU CIÒ CHE MERITIAMO.
- LA CONVINZIONE SULLE POSSIBILITÀ DI CAMBIAMENTO.
Sarebbe utile esplorarle entrambe, cercare di capire se in queste due convinzioni risiedono pensieri negativi che a loro volta muoveranno emozioni e comportamenti limitanti.
Ma vediamo ...
COME NASCONO LE NOSTRE CONVINZIONI?
Sin da bambini, attribuiamo costantemente significato alle nostre esperienze. Se un certo tipo di esperienza si è ripetuta nel tempo, il significato che ne deduciamo potrebbe ripetersi e ripetersi fino a diventare una convinzione centrale, nucleare, che da quel momento in poi ci porterà a rispondere in base ad essa e ad aspettarci che si avveri.
Facciamo un esempio: quando un bambino cerca aiuto negli adulti ogni volta che è spaventato da nuove esperienze e li trova pronti a comprenderlo, confortarlo ed incoraggiarlo, quel bambino, probabilmente, costruirà convinzioni come: “Io posso contare sul sostegno degli altri”, “Va bene provare nuove cose”.
Via via, queste convinzioni "nucleari positive" lo aiuteranno a rassicurarsi anche da solo e a credere in se stesso. Al contrario se non ricevesse alcuna considerazione, potrebbe formare convinzioni "nucleari negative" del tipo: “Sono solo, nessuno si interessa a me” oppure “Non sono capace”.
Se fosse anche rifiutato, punito o ridicolizzato per i suoi bisogni emotivi, potrebbe consolidare dentro di sè la convinzione “È tutta colpa mia”.
Se ci soffermiamo un po', scopriremo in ciascuno di noi delle CONVINZIONI LIMITANTI. Proverò a riportarne alcune:
- Non posso contare su nessuno
- Devo sempre compiacere gli altri
- Nessuno si interessa a me
- I miei bisogni non sono importanti
- Non sono amabile
Ognuna di queste convinzioni ha poi un corredo di emozioni più o meno intense, oltre a vissuti corporei di chiusura associati:
- Paura
- Frustrazione
- Rabbia
- Solitudine
- Tristezza
Quando ci ritroviamo dinnanzi a questi nostri "mondi interiori", si rivela importante la SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO.
È importante ricordare che le convinzioni, sono come dei "sassolini" usati per indicarci la strada. Quei "sassolini" giungono da lontano, dalle nostre esperienze relazionali, dalle nostre storie d'origine e non solo. Prima di lasciarle andare, di trasformarle, è importante riconoscerne il "valore", il valore che hanno avuto nel metterci in qualche modo "al sicuro".
E coloro i quali le hanno stimolate in noi, i nostri genitori ad esempio, a loro volta non ne avevano di positive da trasferirci. Insomma, un copione che si ripete e che possiamo interrompere mediante un lavoro di acquisizione di "consapevolezza".
Infine ...
PERCHÉ È COSÌ IMPORTANTE LASCIAR ANDARE LE CONVINZIONI LIMITANTI?
Esse ci impediscono di aprirci all'esperienza che più desideriamo, l'esperienza dell'Essere in Amore.
L’Amore è una spinta di apertura verso l’altro e verso la vita.
Spesso crediamo di essere aperti, ma il più delle volte restiamo ad un livello superficiale e non ci rendiamo conto di quanto alte siano le nostre difese, difese che tengono "al sicuro" le nostre consolidate convinzioni.
Quando siamo nell’Amore, invece, siamo consapevoli che avremo una quota di sofferenza nell'apertura, ma siamo disponibili ad accoglierla e ad attraversarla, pur d'incontrare autenticamente l'altro e noi stessi.
Affinché ciò accada, è importante lavorare sui livelli di consapevolezza, per iniziare a credere di "meritare l'Amore".
A cura di Giovanna Palmieri | Psicoterapeuta

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